ITALY
Fondazione CIMA, negli ambiti della definizione degli impatti e della riduzione del rischio, si è concentrata negli anni anche sui temi della biodiversità e, in particolare, sull’individuazione di strumenti per valutare il rischio che può derivare dalle attività antropiche e i conseguenti impatti diretti e indiretti sulla biodiversità pelagica.
Vengono utilizzati indicatori per l’osservazione dello stato dell’ecosistema marino integrando l’approccio biologico sul campo a quello ingegneristico: da questo continuo scambio di competenze tra ambiti è possibile lo sviluppo di efficaci strumenti di gestione per la salvaguardia e conservazione delle specie marine protette nell’ottica di un utilizzo sostenibile del mare.
In particolare gli strumenti messi a punto dai ricercatori sono di supporto agli Enti gestori del Santuario Pelagos e ACCOBAMS, l'Accordo sulla Conservazione dei Cetacei nel Mar Nero, Mar Mediterraneo e Aree Atlantiche Contigue. Fondazione CIMA trovandosi poi, in particolare, in una posizione geograficamente privilegiata rispetto all’ecosistema definito dal Santuario Pelagos è riuscita a identificare un’area di studio che rappresenta un vero e proprio laboratorio all’aperto nel quale si ritrovano tutte le specie di balene e delfini che vivono al suo interno e che sono oggetto di studio scientifico. Fondazione CIMA è specializzata sullo zifio (Ziphius cavirostris), di cui detiene uno dei più completi database per quantità e qualità dei dati.
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18/06/2018
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